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Dr. med. vet. Christiane Haupt:

2018

Gli Aiuti Veterinari per il Rondone Comune (Apus apus)

Come faccio a sapere se il rondone che ho trovato sta male?

Quest’uccello ha avuto un incidente ed è scioccato: le penne sono arruffate e gli occhi chiusi. Foto: C. Haupt

Possibili sintomi:

  • Penne arruffate, occhi chiusi, schiena incurvata
  • L’uccello trema, lo senti freddo
  • Nel panico, l’uccello stringe troppo i suoi artigli, affondandoli nella tua mano fino a farti male
  • Notevole perdita di peso
  • Lesioni (ferite, sangue, un’ala che pende, arti storti ecc.)
  • Perdita di sangue dal becco, dal naso o dall’orecchio
  • Gola bianca piuttosto che rosa
  • Contrazioni, crampi
  • Difficoltà a respirare, respiro rumoroso, becco aperto
  • Urli, suoni angosciati

Nessun Rondone Comune si trova mai a terra senza un motivo! Non bisogna mai lanciarlo subito in aria; invece bisogna esaminare attentamente il trovatello per scoprire esattamente perché l’animale è atterrato e per poterlo aiutare in maniera adeguata.

Le fratture ossee e la rottura dei legamenti

A) Le ali

Se il trovatello ha un’ala rotta o dislocata, la prognosi non è buona. I rondoni sono dei volatili sottoposti a delle prestazioni impegnative e avere un sano apparato locomotore è d’importanza vitale. Nel corso della loro vita, che può durare più di 20 anni, volano all’incirca 200.000 km all’anno. Ricordati sempre che un rondone non può fare alcun compromesso: o deve essere in grado di volare alla perfezione o farà una morte pietosa.

Comunque, non vi disperare troppo in fretta se un’ala pende: ci sono anche delle situazioni che si possono curare. Un veterinario esperto in uccelli farà delle radiografie e valuterà la situazione.

Una fissazione conservativa mediante bendaggio a otto. Foto: C. Haupt

Una ferita provocata da un gatto: prognosi infausta. Foto: C. Haupt

Il paziente dopo l'operazione di fissazione interna del radio con chiodo centromidollare (freccia: uscita del chiodo).

Foto: C. Haupt

B) Il cinto scapolare

Posizione asimmetrica delle ali dovuta ad una spalla dislocata: questo Rondone non volerà mai più e va abbattuto.

Foto: I. Polaschek

Le ossa più importanti del cinto scapolare dell’uccello sono il finissimo osso a forchetta e il forte osso coracoide. Quando un Rondone s’imbatte in un ostacolo ad alta velocità, si verificano spesso questi tipi di frattura e la rottura dei legamenti, e questi casi sono sempre senza speranza. Esternamente, si vede solo che il Rondone non è in grado di volare, o lo fa per una distanza breve, e siccome queste lesioni non sono tanto evidenti quanto, ad esempio, un’ala rotta, non si riesce quasi a credere che provochino una situazione tanto grave

Fissazione interna dell’ulna e del radio con dei chiodi centromidollari. Disegno: C. Haupt

c) L’arto inferiore

Spesso capita che i giovani Rondoni Comuni si rompono le zampe quando cadono dal nido o quando vengono intrappolati in un filo nel luogo di nidificazione e cercano invano di liberarsi. Purtroppo, capita ogni tanto che l’uccello pende impotente sul tetto sotto il nido e, in mancanza di vicini attenti e dell’intervento dei pompieri, viene condannato ad una lunga agonia che può durare diversi giorni. Se invece è fortunato e viene salvato, spesso si avrà a che fare con un arto estremamente gonfio, storto o perfino intorpidito. Di regola, una zampa rotta si guarisce senza complicazioni se viene immobilizzata da una piccola benda attorno al corpo, e una posizione leggermente storta non comprometterà la qualità della vita dell’uccello. Se l’animale presenta una frattura complicata della zampa, l’estremità distale dell’arto attaccata soltanto mediante i tendini e la pelle o, peggio, un arto morto, il veterinario dovrà provvedere all’amputazione. I Rondoni possono vivere senza alcun problema con una zampa sola e possono perfino procreare.

D) Il becco

Le fratture del becco inferiore capitano quasi esclusivamente durante un’alimentazione fatta dall’uomo con troppa poca cura o con troppa forza: spesso viene posta l’unghia sulla punta del becco, che viene poi piegato verso il basso, cosa che quasi sempre determina una frattura dell’osso. Questa frattura è da evitare e può portare a delle deformazioni gravi! Una volta che le parti superiore ed inferiore del becco non si combaciano più correttamente, il risultato può essere una crescita incontrollata del tessuto corneo. Nei casi più gravi si può verificare la perdita di parti dell’astuccio corneo del becco o perfino il distacco della punta del becco – una situazione incompatibile con la vita!

Un becco rotto richiede infinita delicatezza e attenzione durante il nutrimento. Se ne consiglia la fissazione da parte di un veterinario appena possibile.

Fissazione di una frattura della mandibola con un pezzo di penna: C. Haupt

Alcuni consigli per il veterinario

Per fissare una semplice frattura mandibolare, si può utilizzare come stecca un piccolo pezzo di penna, ad es. una piuma di piccione tagliata aprendola per lungo, spingendola sulla parte fratturata, facendola scivolare se necessario, e lasciandola per alcuni giorni. Si ottiene così una stabilità adeguata. Non è stata osservata alcuna irritazione della mucosa nel punto di applicazione della stecca, ma la si dovrebbe sempre controllare con attenzione.

Anatomia normale dello scheletro di un Rondone Comune adulto (cinto scapolare ed ala):

1)Clavicola, 2) Coracoide, 3) Scapola, 4) Omero, 5) Radio, 6) Ulna, 7) Carpometacarpo,

8)Falange digiti alulae, 9) Falange prossimale, 10) Falange distale digiti maioris

L'avulsione di un legamento tra l’omero e l’articolazione della spalla. Nota la dislocazione della testa dell’omero dall’articolazione della spalla sinistra

Una frattura della clavicola e del coracoide: spesso si verificano delle fratture multiple quando sbattono contro qualcosa durante il volo

La lussazione del gomito nella porzione mediolaterale radiale: il legamento è completamente avulso

Una frattura radiale scomposta

La lussazione del polso: sembrano esserci ben pochi danni alla porzione mediolaterale radiale ed è una cosa che facilmente si potrebbe trascurare

La lussazione del gomito nella porzione caudocraniale radiale

Una frattura radiale dopo l’inserimento di un chiodo centromidollare con una cannula di 0.4 mm

La lussazione del polso: solo la porzione caudocraniale radiale mostra l’entità del danno

La fatale lussazione dell’art. sternocoracoidea non si vede facilmente sulle normali radiografie ventrodorsali. Quando l’ala viene estesa, difficilmente si nota la separazione tra il coracoide e lo sterno

La lussazione dell’art. sternocoracoidea: solo una radiografia di controllo (spingendo assieme le ali verso la linea mediana) rende visibile lo spostamento del coracoide oltre la linea mediana

Alcuni consigli per il veterinario

Per via dello stile di vita e della specializzazione di questa specie, bisogna chiarire subito se e come i danni al suo apparato locomotore possano essere risolti e, allo stesso tempo, le sue possibilità di reintrodursi con successo alla vita selvatica. Le seguenti esperienze sono state finora elencate:

 

 

 

Cura conservativa della frattura

Cura chirurgica della

 

 

 

 

 

 

 

frattura

 

 

 

 

Lussazione

 

impossibile

impossibile

 

prognosi

 

 

scapolare

 

 

 

 

infausta:

 

 

 

 

 

 

 

eutanasia

 

 

Frattura

 

impossibile

impossibile

 

prognosi

 

 

delì’omero

 

 

 

 

infausta:

 

 

 

 

 

 

 

eutanasia

 

 

Lussazione del

 

impossibile

impossibile

 

prognosi

 

 

gomito

 

 

 

 

infausta:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

eutanasia

 

 

Frattura del

 

- riposo in scatola, bendaggio a

fissazione interna,

 

fisioterapia

 

 

radio

 

otto

lasciando il chiodo

 

dopo

 

 

 

 

- solo se non dislocato

centromidollare per 10

 

 

 

 

 

 

- spesso insoddisfacente se

giorni

 

 

 

 

 

 

dislocato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Frattura

 

- bendaggio a otto

fissazione interna,

 

fisioterapia

 

 

dell’ulna

 

- solo se non dislocato

lasciando il chiodo

 

dopo

 

 

 

 

 

centromidollare per 10-12

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

giorni

 

 

 

Frattura

impossibile

forse la fissazione interna,

 

fisioterapia

 

radioulnare

 

lasciando il chiodo

 

dopo a lungo

 

 

 

centromidollare per 10-12

 

termine

 

 

 

giorni, assieme ad un

 

 

 

 

 

bendaggio a otto ma

 

 

 

 

 

spesso si verificano delle

 

 

 

 

 

complicazioni difficili – è

 

 

 

 

 

sconsgiliabile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lussazione del

impossibile

impossibile

 

prognosi

 

polso

 

 

 

infausta:

 

 

 

 

 

eutanasia

 

Frattura della

- bendaggio a otto

Forse la fissazione

 

fisioterapia

 

mano

- solo se non dislocata

centromidollare senza

 

dopo

 

 

- la dislocazione difficilmente si

includere le giunture

 

 

 

 

evita = non può volare

prossimale e distale;

 

 

 

 

 

serve maggiore casistica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lussazione

impossibile

impossibile

 

prognosi

 

delle dita

 

 

 

infausta:

 

 

 

 

 

eutanasia

 

 

 

 

 

 

 

Frattura delle

fissazione conservativa con una

impossibile

 

fisioterapia

 

dita

piccola benda

 

 

dopo

 

 

 

 

 

 

Frattura

impossibile

impossibile

 

prognosi

 

clavicolare

 

 

 

infausta:

 

 

 

 

 

eutanasia

 

 

 

 

 

 

 

Frattura

impossibile

impossible senza

 

prognosi

 

coracoidea

 

provocare un trauma

 

infausta:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

massiccio

 

eutanasia

 

Frattura

- immobilizzazione

impossibile

 

eutanasia se

 

scapolare

- la formazione di un callo osseo

 

 

necessaria

 

 

eccessivo può portare

 

 

 

 

 

all’incapacità di volare

 

 

 

 

Lussazione art.

impossibile

impossibile

 

prognosi

 

sternocoracoid

 

 

 

infausta:

 

ea

 

 

 

eutanasia

 

 

 

 

 

 

 

La fissazione conservativa si dovrebbe praticare da un lato solo, impiegando dei materiali che non possono in alcun modo danneggiare le piume; le bende autoaderenti sembrano quelle più indicate. L’integrità del piumaggio per un volatile è importante quanto quella dello scheletro! Il bendaggio a otto si è dimostrato validissimo (vedi il disegno). Dopo aver rimosso la benda, bisogna praticare fisioterapia per alcuni giorni in modo che il Rondone possa rafforzare i muscoli. A questo scopo lo si può lasciare ad arrampicarsi ogni giorno, sbattendo le ali, o lo si può incoraggiare a fare degli esercizi per terra. Si sconsiglia il volo libero nella stanza perché il rondone raggiunge in breve tempo delle velocità elevate e potrebbe subire dei danni grossi.

L’ala viene disposta in una posizione fisiologica. La pelle tirata, sensibile alla pressione (freccia) va imbottita con delicatezza. Disegno: C. Haupt

Una benda elastica viene applicata dal lato ventrale a quello dorsale attorno all’omero, poi attraverso la giuntura scapolare ed attorno al carpo. Disegno: C. Haupt

La benda viene posizionata dorsalmente da un lato all’altro dell’ala, applicata come un bendaggio a otto, poi di nuovo ventralmente, poi per lungo sotto l’omero. Disegno: C. Haupt

Per quanto possibile, nella cura del Rondone, la priorità spetta decisamente alle cure chirurgiche delle fratture. La fissazione interna si è dimostrata efficace in molti casi, la si può effettuare rapidamente e con facilità, ed è meno invasiva per il paziente durante la convalescenza. Bisogna assolutamente evitare di danneggiare il piumaggio durante l’intervento e, dopo la rimozione del chiodo centromidollare, saranno necessari alcuni giorni di fisioterapia.

La frattura del radio, un'evenienza piuttosto frequente, se non viene curata può portare ad una limitazione della capacità del volo; il radio viene fissato con un chiodo di 0,4 mm, che s’inserisce dalla parte distale della frattura, esce attraverso la testa del radio, che si può palpare alla giuntura scapolare, e viene respinto indietro nella parte prossimale della frattura, fino a poco prima della giuntura del gomito. Il chiodo che esce dalla scapola viene lasciato 1 o 2 mm fuori della pelle e viene protetto da una piccola striscia adesiva in modo che il paziente non lo possa tirare fuori.

L’ulna si fissa nella direzione opposta: qui, il chiodo esce dalla parte prossimale dell’ulna, appena sotto la giuntura del gomito. Si può usare un chiodo da 0,5mm o il filo di perforazione. Attenzione: il gomito potrebbe anchilosarsi! I migliori risultati si sono ottenuti utilizzando l’accesso mediale per il radio e quello dorsale per l’ulna.

Un difetto nel cinto scapolare si evidenzia dall’inabilità dell’uccello a volare, dal suo farlo in maniera ridotta, da un movimento incongruente delle ali, o dal pendere della scapola interessata, oltre che dalla sua incapacità di rigirarsi da solo quando si prova a metterlo sulla schiena. Una radiografia è indispensabile per escludere la possibilità che si tratti soltanto di ecchimosi. Il Rondone va posizionato in maniera corretta per avere un’immagine perfetta della zona del cinto scapolare e, in caso di necessità, potrebbe essere consigliabile la sedazione del paziente.

I difetti al cinto scapolare che si verificano con maggiore frequenza sono le fratture alla clavicola e al coracoide, oltre alla lussazione dell’articolazione omerale (lussazione scapolare), che clinicamente dà luogo agli stessi sintomi, ma di cui si può fare una chiara diagnosi con i raggi X: si vedono la dislocazione della parte superiore del braccio, oltre che la distanza chiaramente aumentata tra le testa dell’omero e la giuntura scapolare sul lato in questione. La diagnosi di

lussazione dell’art. sternocoracoidea, anch’essa piuttosto frequente, è più difficile: il legamento tendinoso tra il coracoide e lo sterno è strappato con dislocazione oltre la linea mediana. Questo difetto facilmente sfugge ai raggi X e il suo riconoscimento richiede un occhio esperto.

L’ecchimosi

L’ecchimosi, specialmente della spalla, capita spesso nei Rondoni e clinicamente si manifesta in modo simile alla frattura o alla rottura dei legamenti nel cinto scapolare, con la differenza che la spalla presenta un aspetto simmetrico. Se il Rondone non spiega un’ala, ma invece la protegge o se la stringe al corpo, bisogna assolutamente fare una radiografia perché i lividi, sebbene estremamente dolorosi, possono guarire! Di solito, dopo alcuni giorni, il rondone comincia a muovere l’ala con cautela. Di seguito, si vede un miglioramento continuo e dopo circa 10 o 14 giorni si potrà cominciare con una fisioterapia cauta. La nostra esperienza c'insegna che entro 3 o 4 settimane l’uccello riacquisterà in modo completo la capacità di volare.

Gli antibiotici

a)Cefalosporine (ad es. Cefotaxima, «Cefotaxima Teva», «Claforan 0,5») 100 mg/kg di peso corporeo i.m. o s.c. SID-BID 5-7 gg. Ottimo quando l’uccello è stato morso da un gatto.

b)Enrofloxacina («Baytril» 0,5% soluzione orale) 10 mg/kg di peso corporeo p.o. BID 5-10

giorni; Stafilococcus ed E. coli sono particolarmente resistenti quindi, in caso di necessità, da abbinare con:

c)Amoxicillina/Acido clavulanico («Augmentin gocce») 150 mg/kg di peso corporeo p.o. SID per 5-10 giorni

Non somministrare mai gli antibiotici senza una contemporanea profilassi antimicotica (Itrakonazolo)!

Le ferite

Se le ferite sono state inflitte da un gatto, bisogna somministrare un antibiotico al più presto possibile. I morsi di gatto, se non curati, portano alla morte in un tempo molto breve. Mediante la saliva del gatto viene trasmessa la pasteurella nel circolo ematico dell’uccello e la sepsi ne provoca la morte.

Per le ferite agli occhi, di solito la prognosi non è buona. Somministrare immediatamente degli analgesici, Meloxicam p.e. In presenza di un rigonfiamento, sotto le croste sanguinanti, di solito si trova, purtroppo, un occhio distrutto. Un Rondone Comune non può vivere con un occhio solo poiché gli manca la visione spaziale e non è più in grado di cacciare del cibo. Una perdita di sangue dal naso o dal becco, spesso si verifica quando l’uccello è finito contro qualcosa in volo; in questi casi è necessaria una cura d’emergenza da parte del veterinario. Una perdità di sangue dall’orecchio è tipica di una frattura basale del cranio; non rimane nulla da fare fuorché l’eutanasia.

La medicazione:

Amynin / Ringer Lattato 1:1, 1 ml a temperatura corporea s.c. (nella piega del ginocchio) Naphthion acid («Hemoscon») 100 mg/kg i.m.

Soluzione Traumeel per iniezioni, goccia-goccia p.o. (anche dopo un intervento, dopo l'urto contro un ostacolo, in caso di l’ecchimosi: 1 goccia BID-TID)

Meloxicam ("Metacam-Sospensione") 1 goccia BID per un paio di giorni

Sedazione:

Diazepam (4-6 mg/kg i.m.)

Anestetico:

Anestesia gassosa: Isoflurano (induzione: 3-4 min. 2.5-5% Isoflurano + 1-2 l/min. O2,

mantenimento: 0.5-2% Isoflurano + 0.5-1 l/min. O2) oppure

Anestesia iniettabile: Diazepam (4-6 mg/kg di peso corporeo) e Ketamina Cloridrato (60 mg/kg di peso corporeo) i.m. in due iniezioni separate (ma, per la possibilità di una necrosi muscolare, non assieme); se richiesto, si può somministrare pure la Ketamina (40-50 mg/kg di peso corporeo). In caso di eccitazione, somministrare anche il Diazepam (5 mg/kg).

Nelle cure dolorose, somministrare sempre un analgesico!

L’eutanasia

Prima dell’eutanasia, somministrare un anestetico.

Ketamina Cloridrato («Ketavet», «Hostaket», «Ketanest») 250 mg/kg s.c., poi 0.05-0.1 ml "T 61" i.v. or i.c.

I Danni alle penne principali

Spesso i Rondoni Comuni che troviamo presentano dei danni alle penne, probabilmente dovuti a degli incidenti, oppure parte di un’ala spezzata o un’ala mancante per motivi sconosciuti. Tale danno di solito si limita ad un’ala sola (a differenza dei difetti del piumaggio dovuti a cause genetiche o ad una dieta errata; in questi casi per lo più sono simmetrici).

Purtroppo, succede anche questo: un giovane Rondone Comune le cui penne primarie sono state tagliate

intenzionalmente su entrambe le ali. Fu salvato mediante lo shifting! Foto: C. Haupt

Decidere cosa fare con un tale poverino non è facile. È possibile tirare con cautela le penne principali danneggiate sotto l'anestesia generale ma le radici delle penne principali della mano sono ancorate estremamente bene – fino all’osso dell’avambraccio! – e si corre il rischio, anche quando l’operazione è effettuata da un esperto, di provocare una ferita grave. Spesso le penne

nuove non ricrescono o sono deformate. Perfino nei casi più favorevoli, passeranno sette o otto settimane prima che sia completa la ricrescita delle nuove penne primarie.

Talvolta si può risolvere dei casi di questo genere con il metodo dello shifting, usato nella falconeria e consistente nel porre delle piume intatte sulla radice di quelle danneggiate, ma non

èun’intervento di routine per il Rondone Comune.

La disidratazione e il cattivo stato di nutrizione

Esamina il petto dell’animale: se lo sterno spicca come la prua di una nave, allora l’uccello è estremamente sottopeso. In quel caso, lascia gocciolare nel becco alcune gocce di una soluzione di glucosio (10 g glucosio in 100 ml di acqua tiepida) con una pipetta o una siringa di plastica (senza l’ago, ovviamente) ogni 15-20 minuti, evitando di sporcare l’uccello con la soluzione appiccicosa. L’uccello non deve essere messo sulla schiena; potrebbe affogarsi e soffocare.

Èessenziale che l’uccello venga tenuto al caldo (circa 32-35°C) e il calore più idoneo è quello che viene da sotto.

Se il Rondone è diventato molto esile, c’è il rischio che non assorbi più i liquidi e nemmeno il cibo solido. Di solito, la circolazione di questi uccelli funziona molto male, come pure la digestione. Come regola generale, questo capita ai Rondoni giovani che pesano poco più di 20 g o anche meno se si tratta di una situazione acuta. Le nostre esperienze più recenti ci mostrano che molti di questo uccelli affamati si possono salvare mediante un’infusione veterinaria ripetuta dopo 12 ore, Amynin/Ringer Lattato 1:1; 1 ml a temperatura corporea s.c.

Queste terapie di sostegno rimettono in moto la circolazione e si guadagna del tempo per poter cominciare con cautela a dare da mangiare all’uccello. Il preparato «Pancreon», a sostegno del sistema digestivo, si può trovare in farmacia e si è dimostrato utile in questi casi: 3-4 volte al giorno se ne preparano 1-2 palline, e si somministrano al paziente fin quando l’uccello non sia stabile ed abbia raggiunto un peso sufficiente.

Quando il Rondone Comune comincia a migliorare, puoi dargli pochi grilli piccoli circa ogni mezz’ora – inizialmente, di preferenza, soltanto le molle parti posteriori – (o, se li avete, i drone più sodi e giallastri), e sta a vedere se l’uccello produce degli escrementi. Questo è estremamente importante! Nonostante il fatto che i giovani Rondoni severamente denutriti spesso divoriscono voracemente il cibo e vorrebbero ingoiarsi per intero il dito del curatore, sono di lungo troppo deboli per digerire del cibo. Quando un Rondone sta accattonando disperatamente del cibo, la tentazione di dargli tanto quanto vuole è forte. Però, dopo un miglioramento iniziale, questo porta rapidamente ad un sovraccarico critico dello stomaco

dell’uccello, e questo spesso lo porta alla morte. Un’aumento di peso di diversi grammi in solo poche ore ne è il segnale d’avvertimento!

Bisogna controllare periodicamente, tastanto attentamente con le dita, se il corpo dell’uccello è ben riempito, pur essendo morbido e cedevole! Uno stomaco duro che sporge tondo come una palla è il segno di massimo pericolo (in questo caso, bisogna smettere immediatamente di dargli da mangiare e, preferibilmente, far dare dal veterinario un’altra infusione piena di rimedi rafforzanti.)

Ci possono volere diversi giorni per stabilizare un Rondone che ha perso così tanto peso. Durante questo tempo, lo stomaco può sembrare duro di tempo in tempo, anche se gli dai da mangiare con molta attenzione, ma se invece vi mantenete strettamente a dargli delle piccole quantità di cibo facile da digerire a degli intervalli brevi, la situazione d’emergenza descritta sopra non dovrebbe verificarsi. Fin quando il paziente non si stia veramente riparando, le pause tra una poppata e l’altra di notte non dovrebbero durare più di 4-5 ore, dopo di cui puoi cominciare a dargli da mangiare in maniera normale e potrai avere di nuovo delle ore ben meritate di sonno.

Volare contro deli ostacoli

Molti uccelli vanno a finire contro dei fili di tensione o delle finestre o simile e restano morti sul colpo, tale che non si possone più aiutare. Però, se l’uccello sopravvive all’impatto, bisogna agire velocemente: il veterinario deve trattare l’uccello contro lo shock appena possibile.

Le convulsioni

I crampi e le disfunzioni del sistema nervoso centrale posso derivare da cause molto diverse. Capitano spesso come risultato di un’incidente e talvolta il Rondone se ne esce con la concussione soltanta, è soltanto debole e stordito ma si riprende dopo pochi giorni di riposo e di calduccio. Se invece si rilevano dei sintomi più gravi, tipo delle convulsioni, se si gira continuamente, se si rotola sulla schiena o se si muove la testa in maniera stereotipica, allora la prognosi è dubbiosa. Bisogna portare tali pazienti più velocemente possibile da un veterinario che abbia una buona conoscenza degli uccelli!

Delle convulsioni dovute ad una mancanza della vitamina B. Foto: C. Haupt

I frequenti attacchi convulsive, che possono aver inizio improvvisamente e progredire rapidamente, se lasciate incurati, possono portare alla morte, essendosi sviluppati per una

mancanza delle vitamine del gruppo B. Questo impatta particolarmente i Rondoni che sono stati nutriti di larve di mosca o di grilli di qualità inferiore, oltre che quelli che sono costretti a restare con gli esseri umani oltre il normale tempo di allevamento.

I sintomi cominciano impercettibilmente da una riluttanza a mangiare, uno sguardo fisso e dei movimenti compulsivi della testa che s’intensificano fino a quando butta del tutto indietro la testa, alle convulsioni incontrollate e al girarsi di continuo. Il veterinario può curare un tale attacco con un’iniezione del complesso di vitamine B. L’amministrazione delle vitamine B nel becco si è dimostrato perlopiù inefficace con i Rondoni Comuni, e nemmeno l’alimentazione preventiva sempre riesce ad evitare questi sintomi di deficienza.

I parassiti

Spesse volte, i Rondoni Comuni vengono afflitti dagli acari Mallofagi e specialmente dal pidocchio volante sugasangue del rondone (crataerina pallida). Questi cosidetti ectoparassiti talvolta compaiono tanto numerosi che possono minacciare la vita di un giovane Rondone indebolito. La mosca-pidocchio dei Rondoni non è tanto diverso dalla comune mosca di casa, ma ha delle ali atrofizzate e dei piedi a ventosa con i quali le piace anche attaccarsi alla pelle umana. Le piace saltare sugli esseri umani e, grazie alla sua dura corrazza, a malapena si riesce a schiacciarla con le dita.

Gli ectoparassiti di un Rondone Comune non presentano alcun pericolo per esseri umani; al massimo sono spiacevoli. Puoi cospargere una quantità minuscola di polverina insetticida adatta agli uccelli (ad es. «Bolfo polvere») sulle penne del collo e distribuirla; la potete trovare in qualunque negozio specializzato negli animali.

Mosca pidocchio del Rondone, grande quanto una mosca di casa. Foto: U. Tigges

Piuttosto spesso, i Rondoni Comuni sono afflitti da endoparassiti. Abbiamo visto diversi casi provati di verme tenia, che vive da parassita nell’intestino del Rondone e, sotto certe condizioni, può portare alla morte dell’uccello. Puoi perfino riconoscere tali vermi negli escrementi ad occhio nudo; sono piccolissimi e si muovono. I vermi filamentosi sono più rari e si possono rilevare esaminando gli escrementi.

Anche i cestodi e i nematodi sono stati rilevati nel Rondone Comune. Gli uccelli vecchi, in particolare, ne sono spesse afflitti. L’esperienza c’insegna a sospettare che i Rondoni estremamente magri abbiano il verme tenia e che, dopo uno o due giorni di continui miglioramenti iniziali della loro condizione, poi non guadagnano più peso, improvvisamente rifiutano il cibo e dimostrano un deterioramento rapida del loro stato di salute generale.

La somministrazione immediata di Praziquantel («Droncit» 10 mg/kg peso corporeo p.o. oppure 5-10 mg/kg di peso corporeo intramuscolare, da ripetere dopo 10 giorni) è stato d'aiuto in molti casi. Con la flottazione la tenia non viene rilevata, e non ci dice molto neanche la sedimentazione! Grazie al quadro clinico estrememente progressivo dell’infestazione da

cestodi, si potrebbe consigliare una terapia profilattica se risulta necessario. È capitato occasionalmente che dei Rondoni alimentati erroneamente di lombrichi per un periodo breve risultarono poi affetti dal verme della trachea. I sintomi clinici di una tale infestazione sono la dispnea e il respiro rumoroso. Il Fenbendazol («Panacur sospensione 2.5%», 25 mg/kg di peso corporeo p.o. SID per 3 giorni, da ripetere dopo 10 giorni) si è rivelato efficace contro il syngamus trachea, gli ascarides ed i capillari.

Le Malattie

Si sa ben poco delle malattie infettive dei Rondoni Comuni. Le prove non-specifiche sarebbero, ad esempio, l’apatia, la difficoltà a respirare, la paralisi, le penne arruffate, la schiena piegata, le membrane mucose cospicuamente pallide, giallastre o azzurrine, delle striazioni in gola, il piumaggio macchiato sotto la coda, degli escrementi puzzolenti...

Le malattie del Rondone Comune finora osservate dall’autore, quasi esclusivamente si possono far risalire a degli errori commessi dalle persone che teneveno ed alimentavano l’uccello, rivelandosi come una grave dispepsia con dei danni ai fegato, ai reni, al scheletro ed al piumaggio.

Anche una mancanza d’igiene durante il nutrimento può portare ad un numero di persistenti infezioni batteriali e alla micosi. Diventano più difficili nel caso di una dieta sbagliata, delle carenze o di un sistema immunitario indebolito, e di solito si manifestano nella zona della gola e delle vie respiratorie.

I sintomi clinicamente dominanti sono dei cambiamenti in gola (dei puntini biancastri o marroncelli, una ricopertura o delle croste, dei fili di muco, un odore dolce, ecc.), un respiro rumoroso o una difficoltà a respirare.

La gola dei Rondoni Comuni che non sono mai stati allevati dagli esseri umani, di solito è sterile. I Rondoni “trattati” invece, spesso manifestano una larga gamma di microbi che possono essere patogenici, tra cui pseudomonas spp., proteus, E. coli, Klebsiella, streptococcus beta emolitico e stafilococcus aureus, e spesse volte questi microbi compaiono assieme alla candida albicans. La candidosi del Rondone risponde bene al Flukonazol, sebbene questo abbia anche un’effetto epatotossico, per cui la cura di preferenza è la Nystatin, che agisce localmente e dev’essere a contatto con i microbi.

Quando vengono curati con gli antibiotici, hanno una forte propensione all’aspergillosi delle vie respiratorie oltre che ad un’indebolimento del sistema immunitario. Se l’infezione non è troppo progredita, una terapia con il Ketokonazol è possibile.

Per riuscire nelle cure, sono essenziali gli esami batteriologico e micologico di un tampone faringeo, oltre che uno spettro di antibiotici, poiché tra gli uccelli selvatici si verifica sempre di più una resistenza agli antibiotici comuni.

Antimicotici:

Nistatina (ad es. «Mycostatin», «Candio-Hermal») 3 ml/kg di peso corporeo p.o. BID-TID nel corso di 10 giorni, è la cosa migliore contro la candidosi.

Itraconazolo (ad es. «Itrafungol», «Sporanox») 10 mg/kg di peso corporeo p.o. SID nel corso di 10-14 giorni, è la cosa migliore contro l’aspergillosi.

Il Pronto Soccorso

Ad un uccello incidentato si applicano le stesse regole di base come per un mammifero: assicurare le funzioni vitali – fermare le emoraggie – trattarlo per lo shock!

Per i Rondoni Comuni affetti da commotio cerebri dopo essersi imbattuti in un ostacolo, sono efficaci le seguenti misure già descritte alla pagina 3: somministrare immediatamente una soluzione di Ringer lattato sottocutanea a sostituzione di volume, oltre che dei corticosteroidi i.m., degli antibiotici e un complesso di vitamine B sottocutaneo. Possono anche essere d’aiuto delle medicine per stimolare la circolazione ed il respiro. Il paziente ha bisogno di riposo totale e di calore. Quando un uccello è andato a finire contro un’ostacolo, bisogna sempre fare la prognosi con molta cautela. Le ferite interne, ad esempio l’emoraggia cerebrale, le fratture al cranio, le lesioni alla colonna vertebrale ed altre simili lesioni, perlopiù portano alla morte o risultano in una paralisi (ad es. le gambe flosce, gli artigli completamente paralizzati, assenza di escrementi) con delle gravi disfunzioni al sistema nervoso centrale che, alla fine, richiedono l’eutanasia.

Stimolanti della circolazione e del respiro:

g-Strophantin p.o. una occia alla volta osservandone l’effetto. L’overdose porta all’ipertrofia cardiaca, specialmente negli uccelli piccoli.

Etilefrina («Effortil») 0.2-1 mg/kg di peso corporeo i.m. o una goccia alla volta p.o.

Dimethylbutyramide («Respirot») p.o. una goccia alla volta, osservandone l’effetto; è uno stimolante del respiro periferico.

Doxapram («Dopram») 10 mg/kg di peso corporeo i.m. o una goccia alla volta p.o.; è uno stimolante del respiro centrale.

I danni provocati da una dieta sbagliata

Le nostre esprienze nella cura dei Rondoni ci hanno portato a delle nuove scoperte allarmanti. Qui, in particolare, prendono il primo posto gli errori dietetici e le loro conseguenze fatali. Mentre gli uccelli cantori insettivori (ad es. le rondini, i codirossi, i pettirossi, le capinere, i scriccioli…) muoiono molto presto quando a loro viene dato del cibo sbagliato, un Rondone reagirà, di solito, con dei danni a tempo ritardato ma che hanno le stesse brutte conseguenze. Le prime conseguenze per un Rondone sulla dieta sbagliata sembrano essere un danno renale e dei diffetti nel piumaggio, e queste cose spesso si osservano. Però, i difetti alle piume primarie sono una sentenza di morte per un uccello aereo. Un giovane Rondone Comune al quale è stato dato del cibo sbagliato, anche se solo per breve tempo, di solito comincia presto a perdere le piume primarie o presenta dei danni agli aculei. Non solo, ma frequentemente soffrono non solo di diarrea e di una cattiva digestione, ma perfino delle deformazioni allo schletro.

Èun disastro il fatto che molti esperti ancora consigliano di dare ai giovani uccelli del cibo per animali, una cosa che si è rivelato estremamente dannosa. Possiamo solo sperare che molti di questi “errori tradizionali” vengano presto rimpiazzati da un metodo alimentare che segue la natura e che sia di conseguenza più adatto alla specie. Solo così possiamo cominciare a far giustizia alle varie richieste alimentari delle specie diverse di trovatello pennuto, per le quali non esiste una “ricetta universale”.

Allora, quali tipi di cibo animale dovremo evitare, e quali tipi di danni provocano?

La Carne Tritata

In tutta probabilità, la scorretta informazione più vecchia e più diffusa è quell'idea di dare la carne tritata ai Rondoni Comuni, ma chiunque ci pensi veramente, chiunque sappia qualcosa del modo di vivere e delle abitudini alimentari di un Rondone, o chiunque osservi questi uccelli allo stato selvatico dovrebbe concludere che non vanno mai a caccia di maiali o di mucche per mangiarseli. Il loro organismo non è attrezzato per mangiare la carne e di certo non la carne pura o perfino condito. Non si capisce perché questo consiglio alimentare sia riuscito a persistere così a lungo – forse perché viene più facile per chi li cura. Un altro motivo potrebbe essere perché le conseguenze fatali si mostrano solo dopo un lasso di tempo. Nei Rondoni alimentati soltanto di carne tritata si verifica la perdita delle penne primarie solo dopo 8-10 giorni

dopo quando si è cambiato la loro dieta in insetti. In quel momento, il giovane Rondone, avendo acquistato la sua forza per volare, sarebbe già per aria ma in molti casi non ci arriva nemmeno perché alcune altre conseguenze di una dieta di carne tritata sono una mancanza di calcio nello scheletro e le ossa deformate, una digestione estremamente cattiva, la diarrea, un ingrossamento del fegato e varie altre deficienze.

Le malfunzioni nelle penne vanno dalla perdita delle singole piume, vari difetti alle alette (vexillum) e del calamo, delle scialbe penne sfilacciate, fino ad una crescita ridotta e la totale perdità delle grandi piume primarie. Le penne della coda, invece, di solito presentano dei danni strutturali e sono inadeguatamente sviluppate.

Dei danni estremi al piumaggio dopo quindici giorni di una miscela di carne tritata e «cibo d'allevamento». Foto: C. Haupt

Come abbiamo detto sopra, sembra che non ci sia alcun danno rilevabile quando la carne viene usata in delle piccole quantità, usandola soltanto da legante in una miscela che consiste perlopiù di cibi insetti di alta qualità.

Questi due Rondoni Comuni hanno perso quasi tutte le penne primarie dopo essere stati nutriti di carne. Foto: C. Haupt

Le Larve della Tarma della Farina

Si suole anche dare agli uccelli insettivori le larve della «tarma della farina» (tenebrione mugnaio, Tenebrio molitor), che si possono comprare in qualunque negozio di animali.

Ma vi devo avvertire di non dare questi vermi in grandi quantità e per un periodo esteso (più di 2-3 giorni). Pare che contengano delle sostanze nel loro guscio di chitina che, a lungo andare,

provocano dei danni gravi al fegato e un'intossicazione ai reni. Non solo, ma una dieta di questi vermi è anche troppo squilibrata e porta a delle deficienze ed a dei danni allo scheletro.

Dei danni all'aletta e al calamo dopo una nutrizione di larve della tarma della farina. Foto: C. Haupt

Particolarmente frequente è una mancanza di vitamine del complesso B, e questo impatta sul sistema nervoso centrale: comincia impercettibilmente con un rigetto del cibo e dei movimenti compulsivi che in breve tempo si intensificano, finendo in una catalessi grave (rotolando, torcendo la testa o girandosi) e, se mancano le cure, porta a dei danni irriversibili ai nervi e in fine alla morte. Quasi sempre il piumaggio risulta danneggiato, un'effetto secondario dei danni al fegato. La maggior parte del calamo s'aderisce agli aculei e, quando viene rimosso, l'aletta sottostante non è ben sviluppata.

Nutriti esclusivamente di queste larve, anche gli uccelli cantori sviluppavano delle infezioni persistenti agli occhi che possono portare alla perdita della vista oltre che a delle ulcere nella zona della testa, ad un'infiammazione dei piedi, specialmente nelle giunture, ed a degli ascessi. Queste larve – ma soltanto quelle delicate e bianche che si sono appena scrollata la pelle – si possono dare agli uccelli insettivori come additivo, ma in un numero ridotto (i.e. non più di 4-5 al giorno) o come un cibo d'emergenza per un breve periodo se non si riesce subito a trovare dei grilli.

I Vermi

Le larve rose delle mosche, disponibili nei negozi di pesca, non vanno per niente bene come cibo per gli insettivori. Lo stomaco dell'uccello non è in grado di smaltirle a causa della loro solida ricopertura gommosa e vengono escrementati perlopiù indigerite. Anche se si perforano prima di darle all'uccello, non sono accettabili perché la loro proporzione di grasso è molto alta e costituiscono una dieta altamente squilibrata. I Rondoni nutriti di vermi, perlopiù sono estremamente magri e si sviluppano delle deficienze oltre che dei difetti fatali al loro piumaggio. Di frequente si tratta di piccoli, quasi invisibili zone fragili negli aculei, grazie alle quali la penna primaria si rompe poi al minimo sforzo.

Le penne si sono spezzate dopo che all'uccello vennero date le larve di mosca per due settimane. Foto: C. Haupt

Del Cibo per Uccelli

Sul mercato vengono offerte, sotto vari nomi, delle misture di cibo che contengono degli insetti, ma se si studia gli ingredienti, inevitabilmente si troveranno dei prodotti di panificio, i quali non sono idonei al sistema digestivo sensibile degl'insettivori. Quando questo «cibo grasso» è stato

Il risultato di un allevamento fatto con del cibo per uccelli. Foto: C. Haupt

mischiato con dell'acqua e dato a loro, abbiamo trovato ripetutamente delle fratture in tutte le grandi penne primarie e tali Rondoni non sono stati in grado di volare. Si dovrebbero usare soltanto le compresse di insetto puro (ottenibili dalla ditta Aleckwa/Claus – tipo IV azzuro).

I Lombrichi

Piuttosto spesso, ai giovani Rondoni Comuni vengono dati dei lombrichi, ma i lombrichi non si trovano tra le prede cercate dai giovani Rondoni per aria e presto provocano una cattiva

digestione. Ancora peggio, spesso portano certi parassiti. Con un solo lombrico, un Rondone può restare infetto dalle uova del verme della trachea per poi ammalarsi pochi giorni dopo.

Del cibo in scatola per gatti o per cani

I Rondoni Comuni alimentati di cibo per gatti o per cani, di solito si trovano spalmati, appiccicosi ed incrostati, puzzano miserabilmente e soffrono di una cattiva digestione. Dopo, il loro piumaggio resta ingarbugliato e scialbo, per cui non è isolante quanto lo dovrebbe essere. Al sistema digestivo degli insettivori non sono assolutamente idonei gli ingredienti non indentificabili dei cibi in scatola per i gatti e per i cani, e lo possono danneggiare così tanto che l'uccello muore o dev'essere abbattuto. Devo quindi sconsigliarvi assolutamente di dar loro questi tipi di cibo, che spesso vengono utilizzati nei ricoveri per gli animali.

Altri cibi

Non c'è niente che non sia mai stato dato ai giovani Rondoni affamati, in buona fede ma con le peggiori conseguenze. Non importa se si tratta di semi per pappagallini o per canarini, di fette biscottate, di avena o di pane, di frutta o di salsicce, spaghetti, porridge, salami o la bistecca fritta – tutte queste cose sono capitate e quasi nessuno dei poverini ne è sopravissuto. Potrei continuare a parlare dei cibi inadatti ai Rondoni, ma faccio breve: solo il cibo insetto dovrebbero scendere per i loro becchi!

Un giovane Rondone Comune che ha sofferto una morte dolorosa dopo 5 settimane di semi per canarini. Foto: C. Haupt

I danni provocati da un ambiente sbagliato

Il miglior cibo più adatto è tutto in vano se il Rondone rovina il suo piumaggio per un altro motivo. Di solito questo succede quando quest'uccello speciale viene tenuto in una gabbia. Ovviamente, viene da pensare ad una gabbia per uccelli quando improvvisamente si deve accomodare un uccellino. Per sfortuna, le conseguenze per un Rondone sono fatali. Farà sempre del male alle sue penne primarie e alla sua coda sbattendole contro le sbarre, tanto da non essere in grado di volare più in là. Dunque, non tenere mai un Rondone «dietro le sbarre»

o in qualunque altro contenitore con delle ruvide pareti che potrebbero danneggiare le sue piume!

Altri errori nella custodia dei Rondoni Comuni

Le penne possono anche essere gravemente danneggiate, talvolta irriparabilmente, se il contenitore del Rondone è troppo piccolo, troppo stretto o non viene tenuto impeccabilmente pulito. Non deve mai succedere che le penne primarie o quelle della coda restino piegate o che si spezzino!

Una mancanza di igiene

La cura di un Rondone Comune richiede la massima igiene possibile. Bisogna lavarsi sempre le mani prima di dar loro da mangiare, specialmente se si dà da mangiare con un dito piuttosto che con la pinza. Gli utensili usati per il mangiare (piatto, pinza, siringa...) devono essere lavati

A sinistra: un Rondone Comune giovane col piumaggio gravemente danneggiato, al quale è stato dato il cibo

sbagliato, spalmato perfino di escrementi e di porridge. A destra: un uccello della stessa età, cresciuto a grilli. Foto: C. Haupt

dopo ogni pasto con dell'acqua calda. L'uccello deve sempre essere fornito di acqua potabile fresca. I grilli scongelati, bisogna asciacquarli in dell'acqua tiepida prima di darli in pasto; si prepara una miscela di cibi, bisogna sempre assicurare che tutto sia igienico e fresco.

Il cibo avariato può uccidere un Rondone. Prova ad annusarlo prima!

Una mancanza d'igiene inevitabilmente porta ad un'infezioni da batteri e da funghi, ai quali i Rondoni sono molto suscettibili – può darsi che non si trovano ad avere a che fare con dei germi nel loro ambiente naturale – e si possono trasmettere attraverso il contatto umano. In molti casi, una volta che un'infezione del genere ha preso piede, è difficile da combattere e può portare il Rondone Comune ad un soggiorno molto più lungo tra gli esseri umani, oltre che a molte medicine e a molte iniezioni (ogni iniezione è una ferita – seppure piccola – della muscolatura principale di volo!) Si può facilmente evitare lo stress, il dolore e gli sforzi mantenendo la pulizia e l'attenzione!

La traduzione in inglese di "Tierärztliche Hilfe für Mauersegler" fu sponsorizzata da Tiggywinkles Wildlife Hospital e la traduzione da lì in italiano è di Martin W. Guy (martinwguy) e Cristina Gutkowski.

http://www.commonswift.org/Gli-Aiuti-Veterinari-per-il-Rondone-Comune

© APUSlife No. 6829

L’originale http://www.commonswift.org/Veterinary-Help-for-Common-Swifts.html

Se trovate un giovane Rondone Comune e lo dovete allevare, cliccate qui per dei consigli su

come fare: http://www.commonswift.org/Allevamento.html

Per scoprire l'età di un piccino, clicca qui: http://www.commonswift.org/nestlings_english.html

Clicca qui per vedere la crescita delle penne delle ali

http://www.commonswift.org/Growth%20of%20wing%20feathers.html

 


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